Gabriella Ciacciarelli: un viaggio tra musical, country e cappelli da cowboy
Abbiamo intervistato la prof.ssa Ciacciarelli, docente di inglese dell'istituto.
Che percorso di studi ha affrontato per diventare professoressa d'inglese?
«Ho affrontato il liceo classico, per poi frequentare l'università di Lingue a Bologna, cimentandomi in francese, inglese e spagnolo.
Ho scelto quest'università perché desideravo viaggiare, in modo da confrontarmi con altre culture. Successivamente, ho approfondito la lingua inglese e ho scelto di diventare professoressa.
Prima di dedicarmi all'insegnamento, ho lavorato in un ufficio come impiegata facendo dichiarazione dei redditi, dove in ogni caso l'inglese mi è tornato utile.
La mia carriera scolastica è iniziata in una scuola privata, per poi passare ad istituti tecnici e licei, arrivando dove sono ora al Sigonio»
Quali sono le sfide più comuni che affronta nella vita da docente di inglese?
«Una delle sfide più impegnative che affronto quotidianamente è quella di indurre gli studenti a superare la vergogna che spesso li frena durante una conversazione in lingua straniera.
É infatti fondamentale lasciarsi travolgere dal desiderio di apprendere nuove competenze linguistiche, in particolare per quanto riguarda l'inglese che nella vita é come un passe-partout».
Qual è stato il momento più gratificante che ricorda con maggior piacere della sua carriera ?
«È particolarmente gratificante quando un alunno, dopo essersi recato in vacanza all'estero,in un luogo dove si parla inglese, afferma che ha messo in pratica ciò che io ho insegnato in classe.
È davvero soddisfacente quando le mie lezioni si concretizzano nella vita reale!
Spero di essere una sorta di finestra per i miei studenti nel trovare la loro strada».
Durante la sua vita ha soggiornato all'estero?
«Ho trascorso molto tempo negli Stati Uniti dato che ho la fortuna di avere parte della famiglia li.
Ho viaggiato in Scozia, Irlanda e Spagna.
Ricordo ancora con piacere una particolare esperienza che ho vissuto: ho infatti trascorso l'estate in un campo estivo, insieme ad innumerevoli ragazzi provenienti da ogni parte del mondo;il che ci conduceva a comunicare in inglese».
In che modo affronta le difficoltà che gli studenti hanno e come si approccia?
«Relazionarsi con le lacune degli studenti è sempre molto complesso essendo che ogni alunno è differente dall'altro.
La strategia che adotto nel comprendere se un ragazzo si trova in difficoltà o meno, è osservare le sue espressioni facciali, che spesso mi dicono più delle semplici parole».
Qual era il sogno nel cassetto quando aveva l'età dei suoi studenti?
«Quando ero una ragazza il mio desiderio era quello di visitare tutto il mondo, che in parte si è realizzato.
Un mio ulteriore sogno è sempre stato quello di cantare e recitare, che nel mio piccolo coltivo quando ne ho l'opportunità».
Quali sono le sue passioni al di fuori della vita da docente?
«Nella vita quotidiana sono molto appassionata di cinema e teatro, ma soprattutto di musical.
Una mia successiva passione,anche se un po' insolita, è la mia collezione di cappelli da cow-boy che ho acquistato durante i miei viaggi in Nevada e in Arizona dove sono particolarmente diffusi; sempre in relazione a ciò, c'è il mio interesse per la musica country.
Inoltre ho un particolare amore per i gatti, per questo ne ho adottati due».
Se dovesse dare un consiglio a coloro che aspirano ad un futuro da insegnante, quale sarebbe?
«Nonostante io abbia ancora molto da imparare dal mondo dell'insegnamento c'è una frase di Gilbert Keith Chesterton, uno scrittore inglese, alla quale mi affido e a cui faccio riferimento nella vita di tutti i giorni: "se una cosa è degna di esser fatta ‚vale la pena farla, anche malamente".
Questo aforisma é la mia fonte d'incoraggiamento quando mi sento abbattuta.
Se qualcuno volesse cimentarsi in questo difficile lavoro gli consiglierei di farlo nonostante il timore poiché anche sbagliando ne si rivelerà qualcosa di positivo».
Redazione Sigonio:
Bianca 3ªH
Alice 3ªH